Tutto ha inizio nell'immediato dopoguerra. Siamo a Torino nel 1947 e, a poco più da un anno dalla nascita della Vespa, i primi appassionati iniziano a frequentare il moto Club dei Vigili diventando in breve tempo una vera e propria costola denominata : G.A.T. (gruppo allegri turisti di Torino).
I Vespisti si guadagnano il rispetto dei fratelli maggiori motociclisti partecipando alle manifestazioni sportive con impegno e determinazione, le piccole ruote e la bassa cilindrata non sono un ostacolo nemmeno per le strade dell'epoca.
Il 13 Giugno del 1948, infatti, il motoscooter di De Berti si piazza davanti al B.S.A. 500 di Romeo conquistando la Coppa Centenario, un successo che segnerà la svolta.
Il logo di oggi, un po’ aggiornato, riporta lo stesso font dell'epoca all'interno di una ruota dentata a cui abbiamo aggiunto una Vespa 98 per donargli più personalità.
Al tal proposito, l'esemplare di Vespa esposto durante Automotoretrò 2019 è una 98cc del 1946.
Nasce proprio sul finire del 1948 da De Berti l'idea di creare un Club denominato Vespisti Torinesi atto a condividere la passione per questo veicolo unico e dar vita ad un movimento che, tra alti e bassi, saprà arrivare fino al 1961. Un gruppo, non possiamo ancora chiamarla associazione, che ha il merito di aver dato un' identità a tutti gli appassionati di Vespa prima e di scooter dopo .Scooter perché, sul finire degli anni '50, la denominazione divenne Scooter Club Torino.
Il marchio, di proprietà del Vespa Club Torino, raffigura una Vespa 125 del 1948 sulla Mole Antonellliana all'interno di uno scudo triangolare equamente partito con i colori araldici della Città , sovrapposto ad una corona dentata che riporta il nome dell'Associazione.
Il movimento Vespistico a Torino è ormai consolidato quando nel 1949 nasce a Viareggio il Vespa Club d'Italia.
Il Commendator Giuseppe Drammi Presidente del Vespa Club Torino non può che essere un Socio fondatore della neonato sodalizio che ha l'ambizioso obbiettivo di promuovere e coordinare l'attività Vespa sul territorio nazionale.
Il logo esposto è molto simile a quello depositato dalla Piaggio il 29Dicembre del 1955 con il N.129389 presso l'ufficio centrale brevetti in via Borgonovo 10 a Milano e raffigura l'Italia attraversata da tre vespe contornate d una corona dentata; la base del logo è un cartiglio che riporta il nome della città.
Siamo negli anni '50 e in Italia c'è fermento.
la Piaggio ha voglia di promuovere la Vespa e i piloti del Vespa Club Torino sono un'ottimo biglietto da visita. L
'ingegner Robotti, capo della filiale Sabauda in quello che fù Corso Stupinigi, è un'attivo promotore dell'attività Vespistica che raduna i Soci il venerdì sera in Piazza Statuto 16 a Torino.
Proprio nel Bar vicino al cinema Ideal si decide di organizzare la “Giornata della Vespa” del 1951 e 1956 . la Befana del Vigile e ancora il Carnevale Torinese sono alcune delle iniziative che i volenterosi appassionati offrono al Panorama Nazionale.
A livello Internazionale il Club si distingue per stile e partecipazione numerosa: nel 1952, dopo l'incontro in occasione dell'Eurovespa di Ginevra, il Vespa Torino e in Vespa Club Dauphinois celebrano il primo "Gemellaggio" tra associazioni su due ruote. La cerimonia si svolge nella Sala delle Congregazioni del Municipio di Torino alla presenza del Sindaco e del Console Francese, testimoni di una fratellanza che và oltre le problematiche linguistiche e gli strascichi inevitabili di una guerra appena conclusa.
Diventa quindi un'abitudine per il Vespa Club Torino passare i rigidi controlli della Dogana Francese per recarsi ai più importanti Eventi d'oltralpe: la Lyon-Chabonnières e gli Eurovespa 1956/59 di Parigi sono solo alcune delle manifestazioni a cui i nostri predecessori rendono omaggio mentre, contestualmente, prosegue l'impegno sul territorio Nazionale.
Tra i vespisti di allora si distinguono, solo per citarne alcuni dei più attivi alle manifestazioni sportive come la Tre Mari e la 1000km Vespistica , i Soci Tebeldini, DeOrsola, Boasso, Merlo, Guarneri, Lugli, Bo,.
Se in campo maschile i nostri portacolori ben figurano, in campo femminile raggiungemmo l’eccellenza. Ada Pace è stabilmente nei primi posti in tutte le classifiche assolute dell'epoca mentre Laura Grana può vantare il primato di prima minorenne ad avere una licenza FMI per "correre" stabilendo il suo primo record alla Sassi-Superga del 52.
Completano la squadra delle Audaci la Pecol, Pometto, Obert, Tamiatto, Gross, Lena, Moro ecc...
Il 1961 è una data importante per l'Italia perchè si festeggiano i primi 100 anni di Unità nazionale. Torino, prima capiatale d'Italia, è protagonista dell'Expo e il Club, orgoglioso dei suoi natali, organizza un raduno Nazionale record con 2000 Vespisti partecipanti ed oltre 50 città rappresentate. Per l'occasione furono allestiti 30 Ape Calessino destinati a fare da microtaxi durante le celebrazioni del centenario.
Negli anni 60 sono i fratelli Fiora a portare il Vespa Club Torino sul tetto d'Europa con la conquista del Titolo al Nurburgring , mentre nella ginkana si distingue Gai.
Presidente diventa il Dottor Rozza, figura storica del Vespismo, che a coronamento di una vita nel segno della piccola due ruote non poteva che trovare la sua anima gemella fra le bellezze del panorama Vespistico Europeo: la sua fiamma si chiama Chista Solbach ed è il Presidente del "vespa Club d'Europe, in seguito Federation Iternational de Vespa Club.
Testimone di nozze sarà Luciano Boccardo, il fautore della rinascita Vespistica anni '80 dopo il buio che ha colpito i Vespa Club durante gli anni 70.
Nel 1986 per mano dell'artista Enrico Pecchio il Vespa Club Torino propone il nuovo logo, che raffigura uno scudo rotella di forma circolare blu Savoia il cui profilo riporta il tricolore; al suo interno il nome del Club con al centro la ruota dentata che contorna la bandiera della Regione Piemonte. si sovrappone al tutto il disegno di una Vespa Faro Basso.
La bandiera della regione Piemonte è un omaggio alla mansione di Luciano Boccardo nominato Coordinatore Regionale del Vespa Club d’Italia.
Sono gli anni dei primi Automotoretrò che si svolgono ancora a Torino Esposizioni e che permettono al Club di stimolare gli Appassionati ad unirsi sotto un'unica bandiera con l'obbiettivo di viaggiare e divertirsi salvaguardando il patrimonio storico-collezionistico vespistico che inizia a prendere vita.
Il Vespa Club Torino torna protagonista sul panorama Nazionale ed Internazionale.
I record di presenza agli Eurovespa di Girona, Sanremo, Amburgo, Nevers , Vienna ecc. testimoniano la passione del Club per la strada e alimentano la tradizione in campo internazionale che lo ha sempre contraddistinto.
Nel 1993 il Vespa Club Torino subisce un restyling statuario che permette l'adeguamento alle normative F.M.I.
Anche la grafica, per mano di Michele Guaschino, subisce un cambiamento: il logo raffigura un pilota in piega sulla Vespa GS, la sportiva per eccellenza; il cartiglio comprende il tricolore con la centro la bandiera della Regione Piemonte e, come sempre, di contorno la ruota dentata.
Si viaggia molto per tenere alta la bandiera Club e quando Torino viene colpita dal lutto di Luciano Boccardo, il 10 ottobre 2002.
A darci la forza per superare questo tragico avvenimento ci sono Gilberto Zanino ed Ernesto Biagioni, amici e compagni di tanta strada componenti di un Direttivo che elegge Massimo Gariano Presidente.
E' stato proprio Massimo Gariano a fare gli onori di casa durante l'ultimo Eurovespa nel 2006, dal 2007 Vespa World Days.
Per celebrare questo evento contemporaneo al sessantesimo compleanno di Vespa, il Vespa Club Torino unico nel panorama dell’associazionismo vespistico, realizza 23 Vespa PX commemorative riconosciute e certificate dal Registro Storico F.M.I. L’esemplare numero “0” è esposto al Museo Vespa di Pontedera.
Il 2006 è anche l'anno delle Olimpiadi e, anche in questo evento dalla risonaza mondiale, il Vespa Club Torino assume un ruolo da protagonista partecipando allo spettacolo trasmesso in mondo visione della Cerimonia di Chiusura. La storia continua con l’organizzazione del Registro Storico nel 2008 e la costituzione, nello anno, della sezione sportiva con l'obiettivo di portare in alto i colori del Club in ambito sportivo.
Capitano è Davide Ciconte, vincitore della 13^ 1000km Vespistica e futuro Presidente.
L'organizzazione del raduno per 150 anni dell'Unità d'Italia, con la collaborazione di tutti i Vespa Club della Provincia torinese, rinnova il forte legame del nostro simposio al territorio.
Sotto la guida del nuovo Presidente Ciconte si svolgono le celbrazioni per i 60 anni del Club con un susseguirsi di feste ed incontri che hanno rafforzato il gruppo donandogli consapevolezza e senso di appartenenza.
A testimonianza di tutto ciò, troviamo il Vespa Club Torino stabilmente sul podio nel Trofeo Turistico Nazionale.
“Gigi” è il più attivo; il suo entusiasmo è contagioso e diventa quasi naturale seguirlo.
Per il 65° Anniversario del Club ci siamo regalati la piastrella sul Muretto di Alassio a coronamento di un sogno che molti Soci avevano sin dall'infanzia, quando le vacanze estive si facevano in Liguria !!!
lo sport in Vespa nel Nord Ovest vede nel Vespa Club Torino un ottimo interprete e instancabile promotore attraverso i suoi piloti di punta.
Davide Ciconte, Alessandro Cuna, Roberto Pinna, Franco Gomba, Luigi Chiauzzi sono solo alcuni dei portacolori, mentre in campo femminile spiccano Sabrina Rocca, Rosalba, Stefania e Rosa a testimonianza di una tradizione “rosa”mai dimenticata.
Km dopo km il Vespa Club Torino ha raggiunto e superato i 70 Anni in sella e non possiamo che augurargli lunga vita.